L’elemento indicato (fucsia) è stato mantenuto inalterato rispetto alla precedente ala, ma sono state aggiunte delle piccole alette al winglet principale. Tali alette hanno lo scopo di creare dei vortici in modo da dividere il flusso d’aria che passi sia internamente che esternamente alle ruote anteriori.
Sono state introdotte anche alcune modifiche alla placca evidenziata (giallo) la quale ora presenta un piccolo taglio sul bordo di uscita e su quello principale. E’ rimasta invariata questa curvatura (rosso) verso l’esterno che era una caratteristica dell’ala della Mercedes 2010.
La Mercedes, come si vede dalle foto, ha realizzato un’ala biplano che è stata divisa, in fase di progettazione, in tre sezioni. La zona vicina alle ruote anteriori non è una buona posizione per cercare di generare deportanza cosi come non lo è la zona vicina ai piloncini di supporto in quanto non si possono usare ali con molta corda in quando comprometterebbero il flusso d’aria sotto la vettura generando uno scarso carico aerodinamico al posteriore. La zona migliore per cercare di generare carico è quella centrale. Per cercare di mantenere il flusso d’aria “attaccato” all’ala con questa nuova geometria dell’ala molto aggressiva, ha creato una fessura nel piano principale (evidenziata con una freccia nella foto). La pressione che si genera sopra l’ala, grazie alla fessura, aiuta a mantenere il flusso “attaccato” alla parte inferiore dell’ala stessa. Questo crea deportanza nella zona dell’ala più efficace massimizzando il carico deportante e minimizzando la resistenza all’avanzamento della vettura.
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