Saturday 14 May 2011

Analisi Gp.Turchia


Il gp di Turchia è stata l’ennesima gara della stagione in cui la strategia di gara è stata fondamentale, non solo in termini di pit stop alla domenica, ma prima ancora nella pianificazione dell’intero weekend, specialmente in qualifica. Ormai dopo le prima quattro gare gli strateghi dei team hanno capito che l’ala posteriore agevola molti i sorpassi, perciò si può utilizzare quella che il modello al computer indica come strategia ottimale per il passo della propria vettura: infatti, sapendo di poter sorpassare, non accadrà che la gara venga completamente rovinata. Nonostante questo Tuttavia, stiamo anche vedendo che rimanere bloccati nel traffico può comunque costare del tempo vitale, come accaduto per Jenson Button domenica, e questo risulta negativo per chiunque cerchi di scappare facendo una sosta in meno della concorrenza. Abbiamo imparato anche che avere persino un treno di gomme morbide nuove in più per la gara può fare una differenza vitale, fino a 5-6 secondi nel corso di uno stint tipico. Un’altra cosa che i team stanno imparando è che ora è preferibile pensare soprattutto alla gara, piuttosto che alle qualifiche: non solo in termini di risparmio di un treno di gomme, ma anche di assetti. Con le gomme Pirelli, il bilanciamento ideale per la gara e le qualifiche è molto distante. In passato si trattava generalmente di aggiungere un po’ di ala anteriore per le qualifiche e poi tornare alla normalità alla prima sosta in gara. Vettel ha, inoltre dimostrato che quando si ha un certo margine sull’inseguitore ci si ferma ai box per un’ultima sosta per montare gomme dure per coprirsi nel caso di discesa in pista della safety car negli ultimi giri. La sosta, per il pilota tedesco della Red Bull, non era necessaria: ma, nel caso di safety car negli ultimi giri, si sarebbe ritrovato in grosse difficoltà alla ripartenza.


Perché si sono visti tanti pit stop in questo gp?

  • Severo degrado delle gomme, in quanto, la temperatura della pista si è alzata di molto la domenica rispetto alle prove libere e le gomme non sono durate a lungo come previsto;

  • la pit lane in Turchia è relativamente breve, perciò si perde meno tempo (appena 16 secondi) a compiere una sosta su questo circuito rispetto ad altri;

  • gli elevati carichi di picco sulle gomme alla curva 8, che raggiungono fino a 1000 kg, sono molto esigenti sulle gomme.


Quale era la strategia giusta?

La maggior parte dei team avevano studiato una strategia a 3 soste, ma già dopo i primi giri, visto l’alto degrado delle gomme, hanno comunicato ai loro piloti che sarebbero passati al Piano B, ovvero quattro soste. A questo punto molte squadre sono passate alle quattro soste e quelli che non l’hanno fatto (Button e i piloti della Williams) si sono ritrovati in svantaggio. Le simulazioni pre-gara indicavano che una strategia a tre soste sarebbe stata più vantaggiosa di una a quattro di circa otto secondi dopo la quarta sosta. Ma poi chi si fosse fermato quattro volte avrebbe superato chi si fosse fermato tre volte poiché avrebbe avuto a disposizione gomme più veloci di circa un secondo al giro. Perciò i team che avevano stabilito fin dal venerdì di compiere quattro soste in gara si sono trovati bene alla domenica.

Qui sotto vi riporto una tabella con i tempi medi realizzati in ciascun stint dai protagonisti del Gp della Turchia. Importante notare, come Alonso, sia molto vicino alla Red Bull in configurazione gara mentre paga tantissimi decimi in configurazione da qualifica.













































































 1° STINT2°STINT3°STINT4°STINT5°STINT
VETTEL

01.33,965



01.32,991



01.31,959



01.31,083



01.30,770


WEBBER

01.34,397



01.33,336



01.32,722



01.31,244



01.30,680


HAMILTON

01.35,207



01.34,101



01.32,766



01.31,262



01.30,642


BUTTON

01.35,157



01.34,094



01.33,084



01.32,271


ALONSO

01.34,502



01.33,339



01.32,150



01.31,095



01.31,073


MASSA

01.34,838



01.34,582



01.33,554



01.32,404



01.31,692


ROSBERG

01.35,064



01.34,870



01.33,490



01.31,704



01.30,878


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