Thursday 30 June 2011

Tutta la verità sugli scarichi "soffiati"

fonte http://www.circusf1.com/2011/06/vietare-gli-scarichi-soffiati-lennesina-follia-della-fia.php

La Formula 1 dice addio agli scarichi “soffiati” e alle particolari mappature motore che aumentano l’effetto aerodinamico dei gas di scarico. La FIA commette l’ennesimo errore della sua storia  cambiando il regolamento tecnico a stagione in corso.

Ma, come funzionano gli scarichi “soffiati” e quali conseguenze avrà il loro divieto sulla Formula 1?

Prima di tutto, come già descritto in un vecchi post, gli  scarichi “soffiati” sono stati introdotti da Jean-Claude Migeot nel 1983, quando era progettista della Renault. Dopo l’abolizione delle minigonne e l’introduzione del fondo piatto, tutti i progettisti dovettero affrontare il problema dell’effetto suolo perduto e Mideot per cercare di recuperarlo usò la carta degli scarichi “annegati” all’interno dei profili estrattori. La vettura, la Renault RE40, provvista di scarichi “soffiati” debuttò al GP di Montecarlo. Ad Alain Prost, inizialmente, la soluzione non piacque affatto: vettura più nervosa del solito, carico aerodinamico discontinuo ed eccessivamente mutevole. Ma la soluzione fece scuola: durante gli Anni 80 e poi negli Anni 90, quasi tutte le vetture F1  presentavano scarichi “annegati” all’interno del profilo estrattore.

Poi per diversi anni tale soluzione è rimasta nel cassetto dei tecnici e fu Adrian Newey, ai tempi della  McLaren Mp4-18, a sperimentare nuovamente e con scarso successo gli scarichi “soffiati”.

Quali  sono i principi fisici e aerodinamici alla base degli scarichi “soffiati”? 

I tecnici sfruttano l’energia cinetica dei gas di scarico ai fini della ricerca della deportanza, ossia effetto suolo. Per capire come avviene tale principio bisogna comprendere il funzionamento del diffusore e dello strato limite che in aerodinamica è un concetto fondamentale che viene spesso ignorato.

Occorre assicurare all’ingresso dell’estrattore  uno strato limite energico, ossia “giovane” e veloce. All’interno di un estrattore si ha il parziale ripristino della pressione che, non risalirà mai ai valori esterni, ragion per cui dall'ingresso del Venturi sino all’uscita di esso – cioè l’estrattore – regna depressione: pertanto, è essenziale che lo strato limite sia bello energico. In caso contrario, lo strato limite dovrà lavorare in condizioni di pressione crescente (gradiente di pressione positivo), accrescendo sempre più il proprio spessore, divenendo “stanco” e lento. In questo modo si verificherebbe una inversione del flusso di aria con conseguente distacco del flusso stesso dalle pareti dell’estrattore. Ovviamente tale condizione deve essere scongiurata: significa, infatti, che il diffusore è al limite delle proprie capacità diffondenti.

Uno dei modi  per energizzare lo strato limite all’interno del profilo estrattore è far soffiare gli scarichi all’interno del profilo stesso. Si sfrutta, cioè, l’effetto eiettore dei gas di scarico, il quale velocizza ed energizza la lamina d’aria passante tra suolo e fondo vettura all’interno del profilo estrattore. Ovviamente, la velocità dei gas di scarico varia a seconda delle condizioni di marcia della vettura: più veloci in piena accelerazione, più lenti in rilascio.

Una differenza notevole di velocità che può provocare repentini mutamenti del carico aerodinamico prodotto per effetto suolo. Vale a dire, il problema lamentato da Alain Prost nel 1983, agli albori della tecnologia degli scarichi “soffiati”.

Oggi, invece, si cerca di porre rimedio a questo eccessivo differenziale di condizioni di carico aerodinamico cercando di ridurre il più possibile (entro i limiti concessi dalla fisica…) la variazione di velocità dei gas di scarico tra acceleratore tutto giù e rilascio in staccata. In sostanza, si cerca di “addolcire” la decelerazione dei gas di scarico. Come?

Il sistema, appunto, è quello di garantire anche in rilascio una fase intermedia di gas di scarico piuttosto energici, quindi riducendo la variazione  di velocità da piena accelerazione a rilascio.

L’unico modo è ritardare la chiusura delle valvole di scarico: ciò, inevitabilmente, comporta una combustione all’interno dei collettori di scarico di un po’ di benzina (da qui le vistose sfiammate in rilascio).

Inoltre, c’è chi, erroneamente, ha tirato in ballo il calore dei gas di scarico: immettendo benzina nei collettori di scarico, si alza la temperatura dei gas di scarico, quindi verrebbe incrementato l’effetto deportante all’interno del profilo estrattore. No, non ci siamo. Il calore dei gas di scarico c’entra poco. Ovvio che i gas di scarico, tanto in piena accelerazione che in rilascio, siano molto, molto caldi, sebbene presentino temperature differenti. Certo, un aumento di temperatura comporta una riduzione di densità. Ma ciò comporta anche un aumento di pressione, deleterio ai fini della deportanza!! Ricordiamo, infatti, che in depressione la temperatura del fluido si abbassa!

Naturalmente, anche gli scarichi lunghi e posti in corrispondenza delle prese d’aria laterali della Renault R31 costituiscono una variazione sul tema, per cui si sfrutta il solito effetto eiettore dei gas di scarico per velocizzare lo strato limite. Ma qui, la lamina è energizzata lungo tutto le pance sino alla Coca-Cola; il principio, tuttavia, è il medesimo.

In seconda analisi, le recenti cronache fanno riferimento all’uso della elettronica allo scopo di variare alcuni parametri del motore (centralina del motore, peraltro unificata). Per quanto riguarda il ritardo di accensione, sì, è vero. Ma per quanto riguarda il ritardo della chiusura delle valvole di scarico  non si interviene sulla centralina, bensì sul diagramma della distribuzione, ossia sugli alberi a camme. E attenzione a non far rimanere troppo aperte le valvole di scarico: pena, una dannosa perdita di potenza.

Per quanto riguarda il ritardo di accensione e della combustione di una quantità minima di carburante all’interno degli scarichi il discorso è più complesso. Quando la farfalla è chiusa non è vero che non dovrebbe esserci afflusso di gas. Anche se levo acceleratore o addirittura sto al minimo, eccome se i gas di scarico fuoriescono dai terminali. Di certo, non rimangono all’interno della camera di combustione: il motore gira e le valvole si aprono e si chiudono!

La FIA, tanto per cambiare, vieterà tali dispositivi, oltre a regolare e controllare ancor più rigidamente le mappature dei motori.

 

Wednesday 29 June 2011

Le gomme da Silvestrone a Budapest

La Ferrari tira un grandissimo sospiro di sollievo dopo che la Pirelli ha ufficializzato le mescole che saranno utilizzate nei prossimi tre GP;  ovvero Gran Bretagna, Germania e Ungheria. L Pirelli non porterà la temuta accoppiata edium-hard in Inghilterra che aveva fatto tremare dalla paura tutti gli uomini in rosso. Le gomme di Silverstone saranno soft hard, come previsto inizialmente. Il costruttore italiano ha quindi mantenuto il salto di mescola per quanto riguarda l’utilizzo del compound più duro. P

La situazione pneumatici delle prossime tre corse quindi è questa:

Gp di Gran Bretagna: Hard (Prime) e Soft (Option)

Gp di Germania: Medium (Prime) e Soft (Option)

Gp d’Ungheria: Soft (Prime) e Supersoft (Option)

ALA FLESSIBILE DELLA McLAREN

La McLaren nel Gp di Valecia ha introdotto una nuova ala anteriore modificata in ogni suo particolare. Rispetto al precedente modello sono state modificate le paratie laterali  e i flap. La paratie esterna ora ha due finestre verticali più corte con l’aggiunta di una terza finestra  applicata alla paratie interna con lo scopo di dirigere meglio il flusso d’aria vicino al lato interno delle ruote anteriori. Il nuovo alettone comprendeva,inoltre, un singolo flap rivisto caratterizzato da un profondo taglio al centro , così da ridurre la resistenza all’avanzamento ma allo stesso tempo fornire un adeguato carico aerodinamico utile nella sezione mista di questo circuito

 




La cosa che maggiormente ha incuriosito gli addetti ai lavori sono i piloncini di ancoraggio dell’alettone al muso della vettura. Dalle riprese Tv della telecamerina installata sull'ala anteriore si nota chiaramente il movimento dell’ala. Che sia la risposta McLaren all’ala flessibile della Red Bull?

Ecco alcune foto che evidenziano il movimento. Controllate sempre la zona evidenziata con la freccia gialla nella prima foto.

1.Uscita di curva a bassa velocità



2. Metà di un rettilineo



3. In piena velocità in rettilineo prima della frenata



4. Frenata



5. In piena curva



Vi mostro altre due elaborazioni grafiche.


ANALISI GP VALENCIA

 

 

 

Se vi interessa, potete scaricarvi tutti i tempi di ciascun pilota realizzati durante il Gp a Valencia eur-race-analysis

Ora andiamo ad analizzare, in dettaglio, i tempi realizzati dai primi sei classificati calcolando il tempo medio realizzato in ciascun stint



Tempi medi:



Gomme usate:



















































































































































































Stint 1



Stint 2



Stint 3



4 stint



Sebastian Vettel



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Mark Webber



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Lewis Hamilton



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Fernando Alonso



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Felipe Massa



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Jenson Button



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Nico Rosberg



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Michael Schumacher



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Nick Heidfeld



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Adrian Sutil



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Vitaly Petrov



Medio



Morbido



Morbido



Morbido



Paul di Resta



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Rubens Barrichello



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Kamui Kobayashi



Morbido



Medio



Morbido



Pastor Maldonado



Medio



Morbido



Morbido



Morbido



Sergio Perez



Medio



Morbido



Sebastien Buemi



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Jaime Alguersuari



Morbido



Morbido



Medio



Heikki Kovalainen



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Jarno Trulli



Morbido



Morbido



Medio



Timo Glock



Morbido



Morbido



Medio



Vitantonio Liuzzi



Morbido



Morbido



Morbido



Medio



Jerome D'Ambrosio



Morbido



Morbido



Medio



Narain Karthikeyan



Morbido



Morbido



Morbido



Medio





 

 

 












































































































































































































Rank



Driver



Car



Fastest lap



Gap



On lap



1



Sebastian Vettel



Red Bull-Renault



1’41.852



53



2



Fernando Alonso



Ferrari



1’42.308



0.456



49



3



Jenson Button



McLaren-Mercedes



1’42.340



0.488



57



4



Mark Webber



Red Bull-Renault



1’42.534



0.682



39



5



Felipe Massa



Ferrari



1’42.705



0.853



53



6



Lewis Hamilton



McLaren-Mercedes



1’42.947



1.095



47



7



Pastor Maldonado



Williams-Cosworth



1’43.134



1.282



47



8



Vitaly Petrov



Renault



1’43.151



1.299



41



9



Kamui Kobayashi



Sauber-Ferrari



1’43.517



1.665



42



10



Adrian Sutil



Force India-Mercedes



1’43.526



1.674



53



11



Jaime Alguersuari



Toro Rosso-Ferrari



1’43.579



1.727



53



12



Nico Rosberg



Mercedes



1’43.649



1.797



53



13



Paul di Resta



Force India-Mercedes



1’43.851



1.999



54



14



Nick Heidfeld



Renault



1’43.901



2.049



51



15



Sergio Perez



Sauber-Ferrari



1’43.949



2.097



41



16



Sebastien Buemi



Toro Rosso-Ferrari



1’44.103



2.251



47



17



Rubens Barrichello



Williams-Cosworth



1’44.131



2.279



55



18



Michael Schumacher



Mercedes



1’44.578



2.726



50



19



Heikki Kovalainen



Lotus-Renault



1’45.055



3.203



44



20



Jarno Trulli



Lotus-Renault



1’46.208



4.356



28



21



Timo Glock



Virgin-Cosworth



1’46.628



4.776



49



22



Jerome D’Ambrosio



Virgin-Cosworth



1’47.164



5.312



51



23



Vitantonio Liuzzi



HRT-Cosworth



1’47.418



5.566



Set on 2 laps



24



Narain Karthikeyan



HRT-Cosworth



1’47.708



5.856



32



Tuesday 28 June 2011

2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept

2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept
Twelve modified 2011 Honda CR-Z sport hybrid coupes are featured prominently in the Honda booth at the 2010 SEMA Show, LAS VEGAS, which opens today. The 2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept is the sporty evolution of the Honda CR-Z, prepared by the Japanese Mugen Motorsports, officially associated with Honda. Honda has teamed up with Mugen again for a new hotrod special - but this one's a hybrid. The new 2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept is a slightly more ecologically sound proposition than the banzai 2009 Civic Type R Mugen, and brings the race car treatment to Honda's hybrid coupe.
2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept
As the first available sport hybrid, the 2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept demonstrates new opportunities for vehicle personalization among the import tuner community. Several significant vehicles are being unveiled at the show, including a 2011 CR-Z equipped with MUGEN* accessories, the Honda Performance Development, Inc. (HPD) CR-Z Hybrid R Concept, the HPD CR-Z Racer and several vehicles equipped with Honda Genuine Accessories.
2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept
Also unveiled today were two concept vehicles from HPD: the CR-Z Hybrid R Concept and the HPD CR-Z Racer. Though neither vehicle is intended for sale, HPD, Honda’s North American racing company, was determined to demonstrate the potential of the CR-Z for both street and racing performance. Both vehicles share many performance enhancements, with the CR-Z Hybrid R Concept highlighting Honda-designed street styling and the HPD CR-Z Racer opting for serious racing capability. To demonstrate that capability, HPD will campaign two HPD CR-Z Racers at the 25 Hours of Thunderhill endurance race in December. HPD enhancements to both cars include: a turbocharger and upgraded IMA™ hybrid system, resulting in an estimated combined 200 horsepower and 175 lb-ft. of torque; performance clutch; limited-slip differential; ‘circuit-tuned’ suspension; upgraded brakes and aerodynamic components.
2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept
Two vehicles were on display to demonstrate currently available Honda Genuine Accessories. For the 2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept, Honda displayed a vehicle equipped with 17-inch alloy wheels; side, front lip and tailgate spoilers; a rear diffuser; an illuminated door-sill trim and an interior armrest. Additionally, a 2010 Accord Coupe equipped with dealer-installed Honda Factory Performance™ (HFP™) components melded a distinctive, custom appearance with an enhanced level of handling performance. All Honda Genuine Accessories offer the same 3-year/36,000 mile bumper-to-bumper warranty as the rest of the vehicle, when installed at the time of new vehicle purchase, and are engineered to be fully compatible with each Honda vehicle.
2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept
Mugen Euro has developed a highly-tuned version of the Honda CR-Z that aims to deliver up to 200PS and 215Nm of torque by boosting the hybrid's petrol-electric powertrain. The goal of the project was to prove hybrid cars can be exciting to drive, by producing "Civic Type R-like" performance from the hybrid coupe while remaining sympathetic to the original Honda direction for the CR-Z. Torque Mugen Honda crz provide 50 percent greater power and use electric as the fuel. Obviously this is a good concept for a Honda hybrid sport cars. 2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept uses a 5-speed adjustable front and mounted on the back, which would increase the width base and weight of the settlement.
2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept
Colin Whittamore from Mugen Euro explains the philosophy behind the creation of the CR-Z Mugen: “We wanted a car that has genuine performance available at the touch of a button, but can perform just like a standard CR-Z and offer good fuel economy when the driver wishes. For that reason, we’ve kept the three driving modes, so the driver can select “eco” or “normal” to switch to economy and low emissions for daily driving, but press the Mugen button for the full-blown weekend-warrior settings”.
2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept
In addition, Mugen’s engineers also widened the 2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept’s front and rear tracks and fitted stiffer 5-step adjustable dampers and a limited slip differential to maximize traction. The Honda CR-Z Mugen stops courtesy of larger brake discs and 4-pot calipers. 2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept comes with sporty interior, there are Recaro sports seats, a different gear knob and a carbon rear view mirror cover, but your attention will be instantly drawn by the addition of three gauges that display water and oil temperature and pressure.
2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept
Among factors that features the sportiveness stands out the lowered bumper, a large roof spoiler and the carbon-fiber bonnet which, according to Honda, is an important technical detail. The weight of the 2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept then was reduced by more than 50 kg, through the use of lightweight materials as, again, the carbon-fiber, and first tests seem very positive.
2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept
The 2011 Honda Sport Cars Hybrid CR-Z Mugen Concept is purely a concept car at this stage, designed to demonstrate the potential and versatility of the Honda IMA system, with no confirmed plans for further production. Mugen and Honda (UK) will consider media and customer feedback before deciding on any next steps.

RED BULL RIVUOLE ANCORA I MOTORI RENAULT

Adesso che pare certo che fino a tutto il 2013 si continuerà con gli attuali motori aspirati V8 2.4 litri, la Red Bull si sta dando da fare per rinnovare il contratto con la Renault che scadrà alla fine dell’anno prossimo. Ad affermarlo è stata la stessa scuderia anglo-austriaca, campione del mondo piloti e costruttori nel 2010 proprio con il propulsore francese, che ha parlato di Renault come di un’opzione importante appunto per il 2013.
Per il futuro, cioè quando entrerà in vigore, il V6 1.6 litri sovralimentato mediante tutbocompressore, la Red Bull si augura che il partner transalpino sarà della partita. La Renault ha infatti detto recentemente di non apprezzare la soluzione del motore V6, invece del 4 cilindri in linea, imposta dalla Federazione Internazionale dell’Automobile per accontentare la Ferrari e la Mercedes.

LA FERRARI: COME SI STA PREPARANDO IN PREVISIONE DI SILVESTRONE

 

La Ferrari porterà al GP  di Gran Bretagna, sul circuito dove sarà decisiva l’efficienza aerodinamica, alcune importanti novità proprio sul fronte della configurazione aerodinamica della monoposto. Da Maranello non si aspettano comunque grandi cose e pensano che gli sviluppi non permetteranno alla Ferrari di raggiungere le prestazioni della Red Bull. Sempre a Silverstone, entrerà in vigore per la prima volta in stagione, la limitazione sull’utilizzo dei gas di scarico

 

Sviluppo

Gli aggiornamenti si concentreranno soprattutto sulla parte posteriore.

Diffusore

Sicuramente cambierà il diffusore e probabilmente verranno modificati leggermente anche gli scarichi

Sospensione posteriore

Non è ancora certo se debutterà in gara la nuova sospensione posteriore, modificata nell’attacco del triangolo superiore che si è vista per la prima volta il venerdì del Canada: una soluzione che permette di rialzare e portare verso il centro della macchina il punto di attacco del triangolo.

Ala posteriore

Un altro elemento di novità potrebbe poi essere costituito da una nuova ala posteriore.

ANALISI DELLE STRATEGIE GP VALENCIA

Il Gran Premio d’Europa a Valencia è stata una gara piatta  a livello di spettacolo ma interessante per quanto riguarda la strategia. Non c’è stata nemmeno una safety car perciò, i team hanno avuto del tempo per considerare le loro opzioni durante la gara. Molti avevano programmato di compiere due pit stop, una strategia che sulla carta era di otto secondi più rapida di quella a tre, assumendo di non incontrare traffico. Le condizioni della pista alla domenica sono cambiate: la temperatura della pista, rispetto alle libere, si è alzata di ben 20° C, per cui molto piloti e team hanno deciso di utilizzare una strategia più conservativa su 3 pit stop. Da sottolineare che la Pirelli, per la prima volta in stagione, ha portato in gara pneumatici a mescola media e nessuno sapeva come si sarebbero comportate con 47 gradi di temperatura in pista.

Red Bull Vs Ferrari
Sebastian Vettel ha guidato in maniera perfetta mantenendo il comando dall’inizio alla fine, senza mai spingere eccessivamente e conservando in maniera ottima gli pneumatici. Mark Webber si è trovato invece a lottare  intensamente con Fernando Alonso per la secondo posizione. La Red Bull per cercare di mantenere il pilota australiano davanti allo spagnolo ha deciso di anticipare sempre di qualche giro le soste, La strategia Red Bull è stata azzeccata con la prima e seconda sosta (Webber si è ripreso la posizione su Alonso che aveva perso in pista) ma sbagliata nel terzo pit in quanto sono state montate al pilota australiano le gomme medie troppo presto. In questo modo Alonso pur con gomme morbide usate è riuscito, rimanendo in pista 3 giri in più, a recuperare il tempo necessario per rientrare dalla sosta in seconda posizione. La Ferrari, durante tutta la gara, è stata molto cauta all’inizio di ciascuno degli stint con gomme morbide. Pensate che Alonso non ha accelerava  al massimo in uscita dalla pit lane in modo  da non surriscaldare il battistrada nel suo giro di uscita. È stato, inoltre,  molto cauto nel mandare in temperatura ottimale le gomme. La cosa sorprendente in gara è che la Ferrari ha dimostrato di essere competitiva in gara anche con le gomme medie a differenza delle libere in cui aveva dimostrato di non essere veloce.

Strategia perfetta per Alguersuari
Jaime Alguersuari si era qualificato al 18° e doveva fare una gara all’attacco per cercare di conservare il sedile della Toro Rosso. La gara dello spagnolo è stata stupenda anche grazie alla giusta strategia messa segno dal team di Faenza. Alguersuari è partito con le gomme morbide e grazie ad una buona partenza ha concluso il primo giro in 17° posizione. In seguito, si p liberato molto rapidamente di Perez e Petrov, entrambi partiti con le medie raggiungendo in pochi giri anche il compagno di squadra Buemi. Con i pit stop di Heidfeld, Barrichello e Sutil nei giri 11-12, sia Alguersuari che Buemi hanno guadagnato posizioni. Buemi è stato richiamato ai box al giro 14 mentre Alguersuari ha proseguito fino al 19 giro. Il Team ha deciso di diversificare sulle due monoposto le strategie: 3 pit per Buemi contro le 2 di Alguersuari. Il capolavoro il pilota spagnolo lo ha messo a segno con il secondo stint sempre con gomme morbide (ben 23 giri con lo stesso treno di gomme) girando sul passo delle Mercedes e delle Renault. Tale prestazione lo ha fatto risalire fino all’ottavo posto. La prestazione di Alguersuari ha colto di sorpresa la maggior parte dei team da centro gruppo, che non si aspettavano che fosse in grado di girare così a lungo e in modo così competitivo. I rivali non riuscivano a capire come riuscisse a far durare così a lungo le gomme, perché la Toro Rosso non era ritenuta particolarmente “gentile” con le gomme, come per esempio la Sauber.



LA TORO ROSSO SCATENATA NELLO SVILUPPARE LA STR06

TORO ROSSO

La scuderia guidata da Giorgio Ascanelli è la monoposto che sta  portando più evoluzioni tecniche in questo periodo, Tra Monaco e Valencia la monoposto è cambiata molto tanto che potremmo anche denominarla versione B. Dopo aver introdotto un nuovo cambio e una nuova sospensione posteriore, sono state cambiate anche le fiancate che sono state completamente rifatte. Per sfruttare al meglio il "doppio fondo" che è il concetto aerodinamico  base su cui è basata la Str06, la bocca d'ingresso è stata ridotta in altezza. Cosi facendo lo spazio tra la parte inferiore delle fiancate e il fondo è notevolmente aumentato incrementando il flusso d'aria in quella zona.  Sono stati anche modificati gli scarichi introdotti fin dal debutto e poi revisionati a partire dal Gp della Cina. Ora gli scarichi sono molto lunghi e vistosi.



Modificato il diffusore che ha perso il piccolo flap "copiato" anche dalla Red Bull di Adrian Newey.

Monday 27 June 2011

Toyota Launches Small Car Etios Liva in India, priced at Rs. 3.99-5.99 Lacs - Etios Liva Photos

Toyota Kirloskar Motor has finally launched , its much awaited hatchback "Etios Liva" in India on Monday, 27th June, 2011. First showcased in 2010 Auto Expo, Etios Liva is the hatchback version of already launched sibling Etios sedan without boot at the rear and also share the same interior.

Etios Liva is powered by a 1.2-litre petrol engine which will produce 80bhp of power at 5600 rpm and generates a decent 104Nm of torque at 3100 rpm. Company is claiming a mileage of 18.3 kilometer per litre.

Toyota Etios Liva will be available in five trim versions, namely the J, G, G (option) V, and VX and compete with Maruti-Susuki Swift, Hyundai i20, Nissan Micra, Chevrolet Beat, Ford Figo, VW Polo, Fiat Grande Punto and Tata India Vista.

Toyota Etios Liva Prices in India:(Ex Showroom Delhi)

Toyota Etios LIVA J - Rs 3.99 Lakhs
Toyota Etios LIVA G - Rs 4.59 Lakhs

Toyota Etios LIVA G (optional) - 5.05 Lakhs

Toyota Etios LIVA V - Rs 5.49 Lakhs

Toyota Etios LIVA VX - Rs 5.99 Lakhs

Toyota Etios Liva Exterior Photos:








Toyota Etios Liva Interior Photos:





Saturday 25 June 2011

2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel

2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel
Porsche has finally launched the long-awaited Panamera diesel, with sales starting in August. The Panamera range extends with the introduction of the new 2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel, further enhancing the model's appeal to UK customers. A luxury Gran Turismo, the 2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel is capable of taking four passengers in sporting comfort from Lands End to Loch Ness without refuelling.
2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel
The New Porsche Panamera this time further improve the model for English, 2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel is able to take four passengers in comfort sport. sporting performance is delivered by the smooth-running 3.0-liter V6 engine with a rated output of 250 hp (184 kW) achieved Between 3.800 rpm and 4.400 rpm.
2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel offers a very attractive driving range of more than 745 miles on one tank of 80 liters, emits 172 g / km and gives 43.5mpg combined fuel economy (6.5 l/100 km). With optional low rolling resistance tires, improved efficiency further still, to 167 g / km and 44.8mpg on the Combined cycle. Available with rear-wheel drive and uses a highly efficient eight-speed Tiptronic S as standard. Six-cylinder turbo diesel engine power of new Gran Turismo 0-62 mph (0-100 km / h) 6.8 seconds, with a top speed of 150 mph (242 km / h).
The 2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel copes effortlessly with short bursts of speed and alpine transits. This is delivered by the three-liter V6 engine with a rated output of 250 hp (184 kW) achieved between 3,800 rpm and 4,400 rpm.
2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel
The maximum torque of 406 lb-ft (550 Nm) available all the way from 1,750 rpm to 2,750 rpm delivers high pulling power. Married to the highly efficient eight-speed Tiptronic S, the six-cylinder turbo diesel powers the new Gran Turismo from a standing start to 60 mph in 6.6 seconds, with a top speed of 150 mph (242 km/h). The Panamera Diesel is exclusively available with rear-wheel drive.
2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel
The model’s 3.0-litre V6 engine is state of the art in diesel technology: common rail direct injection through piezo valves at a pressure of 2000 bar, turbocharging employing electrically controlled variable geometry turbochargers (VGTs) and emission control achieved by controlled exhaust gas recirculation, oxidation catalyst and particle filter.
2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel
Every Panamera, including the new Diesel model, has a high level of standard specification that includes leather interior, Porsche Active Suspension Management (PASM), Bi-Xenon headlights, front and rear ParkAssist, tyre pressure monitoring, automatic dimming rear view mirrors, Porsche Communication Management with touch-screen satellite navigation and audio controls, cruise control and a three year warranty.
2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel
Fitted to every Panamera is a Porsche Vehicle Tracking System (VTS), a sophisticated vehicle security package approved to Thatcham Category 5 standard, and customers will also be able to explore the potential of their new car by participating in a complimentary course at the Porsche Experience Centre, Silverstone.
2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel
Developed from the outset as a four-seater vehicle, in terms also of interior design and the individual comfort of each and every occupant the Gran Turismo ploughs its own furrow. Notwithstanding its distinctive flat and stretched silhouette, 4.97 meters in length and a mere 142 centimeters high, the Panamera Diesel affords generous accommodation for all four seats. The new model can be recognized by the lettering "diesel" on the front doors.
The 2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel costs ( £62,134 ) 80,183 euro in Germany including VAT and country-specific equipment and will be available for delivery from August 2011. At this time, there is no information about a possible introduction of this model on the North American market.
2012 Porsche Sport Cars Panamera Diesel