Tuesday 24 May 2011

L’ANALISI DI ALLEN – Il briefing strategico del GP di Spagna

Il Gran Premio di Spagna a Barcellona è stato considerato da molti uno dei più emozionanti, soprattutto per via del modo in cui si sono svolte le strategie, provocando un’intensa battaglia per la vittoria nell’ultimo terzo di gara. In più, abbiamo visto il poleman Mark Webber scendere al quarto posto, Fernando Alonso, il leader al primo giro, chiudere al quinto posto doppiato e Jenson Button recuperare dal decimo posto al primo giro fino al podio, grazie ad un’intelligente variazione di strategia.

Le strategie pre-gara

Sulla carta, nell’approccio alla gara, se un pilota aveva gomme nuove da utilizzare, una strategia a tre soste era di quattro secondi più rapida di una a quattro. Ma pochi piloti potevano vantare il lusso delle gomme nuove: la maggior parte aveva al massimo un treno nuovo di morbide. Con gomme vecchie, la strategia a quattro soste era ritenuta dalla maggior parte degli strateghi più rapida di 10 secondi. Perciò le scelte possibili erano varie: infatti abbiamo visto diverse varianti strategiche da parte di diversi piloti, poi giunti comunque all’incirca nelle stesse posizioni, con l’eccezione di Button. La considerazione principale tra ingegneri e piloti è stata che la nuova gomma dura era molto più lenta della morbida. Il divario tra le due mescole era di circa due secondi al giro in prova, che si è ridotto a poco più di un secondo quando la pista si è gommata. Perciò gli stint con gomme dure sono stati piuttosto compromessi e i piloti volevano trascorrere il maggior tempo possibile con le morbide. Ma il degrado era tale che a metà gara alcune vetture, come Webber e Alonso, avevano già compiuto tre soste e perciò erano destinate a trascorrere la seconda metà di gara con le gomme dure.

L’importanza delle gomme nuove

Ancora una volta abbiamo visto diverse illustrazioni grafiche del modo in cui le gomme nuove erano in grado di fare una grossa differenza. Abbiamo visto alcuni cambi di posizione cruciali grazie alla scelta di fermarsi ai box un giro prima della vettura davanti. Sebastian Vettel ha utilizzato questa strategia per passare Fernando Alonso e andare in testa alla gara. Vettel si è fermato presto, al giro 18, e il suo giro di uscita a gomme nuove è stato così più veloce che, quando Alonso si è fermato un giro più tardi, Vettel ha preso il comando della gara. Passare Alonso in questo modo si è rivelato cruciale per Vettel, poiché Lewis Hamilton stava compiendo stint più lunghi e si stava proponendo come sfidante per la vittoria con gomme più fresche delle sue di quattro giri. Fermandosi al giro 18 e superando Alonso, Vettel è riuscito a restare davanti ad Hamilton in occasione dei loro terzi pit stop ai giri 34-35, quando i piloti sono passati a gomme dure. Abbiamo osservato che la Red Bull tende sempre a fermarsi in anticipo, prima che le gomme inizino a perdere davvero in prestazione: questo fa parte del loro pensiero tattico. La McLaren, al contrario, preferisce restare un po’ più a lungo con le stesse gomme e questo li porta molto vicini alle Red Bull. In Spagna, compiendo qualche giro in più, sono riusciti a mantenere i loro piloti con pista libera, mentre al contrario la Red Bull ha compromesso presto la gara di Webber facendolo uscire nel traffico dopo la sua prima sosta al giro 10. Un’altra chiara illustrazione di quanto contino le gomme nuove è stata quella di Nick Heidfeld, partito a fondo griglia dopo un problema in qualifica, perciò in grado di usare pneumatici nuovi per tutta la gara e in grado quasi di superare le Mercedes al 6° e 7° posto nel finale. Questo è ciò che hanno fatto Mark Webber in Cina e Kamui Kobayashi in Turchia. Ma a Monaco, per via del traffico, difficilmente funzionerà altrettanto bene.

Hamilton avrebbe potuto usare la strategia per battere Vettel?

Alcune persone hanno messo in dubbio se Hamilton avrebbe potuto superare Vettel al terzo pit stop se fosse rimasto in pista con gomme morbide per un giro o due in più quando Vettel è passato alle dure. L’analisi dimostra che nei giri dal 34 al 36 i rientri e le uscite di Vettel ai box sono stati di due secondi più rapidi di quelli di Hamilton. I loro tempi di pit stop sono stati quasi identici, ma il primo giro lanciato di Vettel con le nuove gomme dure è stato sufficientemente veloce da fare la differenza con 1:28.563. Hamilton girava in 1:30 con gomme morbide usate, perciò non avrebbe superato Vettel restando in pista con quel passo. Tuttavia, nel confronto tra McLaren e Ferrari, il team di Woking sapeva che il passo di Hamilton era migliore di quello di Alonso anche con gomme usate, perciò le hanno amministrate per poi strizzare letteralmente tutto verso la fine del secondo stint. Le gomme morbide usate di Hamilton erano più rapide delle morbide nuove di Alonso tra i giri 19 e 21. Le morbide di Hamilton mostravano un degrado di 0.1625 secondi al giro nel primo stint. Ma le McLaren erano di mezzo secondo più rapide delle Ferrari con le morbide in configurazione di gara, perciò restare in pista più a lungo di Alonso era marginale, ma per lui ha funzionato.

Come la strategia di Webber è stata compromessa

Mark Webber ha preso il via dalla pole position, in cerca di una vittoria che avrebbe rilanciato la sua stagione. Ma ha concluso la gara al quarto posto. Come è successo? La strategia di Webber è stata compromessa alla partenza quando è stato superato sia da Alonso che da Vettel alla curva 1. Le partenze di Webber quest’anno sono state un problema: in cinque Gran Premi ha perso in totale 10 posizioni, una media di due a gara. Perdere posizioni a vantaggio di Vettel ha significato che il tedesco ha avuto l’ultima parola sulla strategia, per cui ha potuto scegliere di rientrare per primo al giro 9, mentre Webber è stato costretto ad attendere fino al giro 10. Quando è rientrato in pista, si è ritrovato nel traffico tra Petrov e Button e questo ha permesso a Hamilton, fermatosi al giro 11, di superarlo, facendolo scendere al quarto posto. Dopo questo problema, non è riuscito a superare Alonso, che è rimasto davanti a lui dopo le seconde soste al giro 19. A quel punto il ritardo da Vettel era di quattro secondi: dopo 10 giri, sarebbe salito a 11. Al pit stop successivo, al giro 29, Webber si è invece fermato molto in anticipo e aveva il vantaggio tattico di essere alle spalle di Alonso, così ha potuto sorprenderlo infilando la corsia box quando era troppo tardi per la Ferrari per reagire. Ma il fattore sorpresa era perso: la Ferrari l’ha letto e ha fatto rientrare Alonso nello stesso momento. Helmut Marko, il deus-ex-machina della Red Bull, ha sostenuto che la Ferrari ascoltasse la radio della Red Bull, poiché secondo lui questo era l’unico modo in cui avrebbero potuto conoscere il piano, ma questo non è stato confermato. Cercare di anticipare la sosta e superare Alonso è stata la cosa giusta da fare. Ma è stato un sacrificio, poiché Webber ha potuto fare solo dieci giri con il suo unico treno di gomme morbide nuove. Quegli pneumatici avrebbero potuto facilmente reggere per altri cinque o sei giri (come ha fatto Vettel nello stesso stint). Questo ha avuto un effetto molto negativo sul resto della sua gara e gli è costato il podio a vantaggio di Button. Dal punto di vista della Ferrari, le gomme morbide si usuravano molto rapidamente, coprendo le strategie degli avversari. Il risultato è stato che Alonso non aveva più gomme morbide a 37 giri dalla fine. Al contrario, la McLaren è riuscita a portare Hamilton avanti per sei giri in più, mentre Button ha montato le gomme dure a soli 18 giri dalla fine.

Come Button è passato dal 10° posto al podio con tre soste

Jenson Button ha compiuto una partenza disastrosa dalla quinta posizione in griglia e si è ritrovato 10° alla fine del primo giro. Poi ha superato Buemi e si è portato nono. La McLaren ha deciso di farlo fermare per sole tre volte e con un treno di gomme morbide usate è riuscito ad arrivare fino al 14° giro, la finestra ideale per la prima sosta in quel piano, perdendo circa 8 secondi dai leader in quei quattro giri extra. Ma è stata questa la piattaforma per la sua strategia vincente, poiché è riuscito a portare avanti il vantaggio di avere gomme più nuove dei suoi avversari nel resto della gara. In occasione della seconda sosta, è rientrato ai box sette giri più tardi dei rivali; nel terzo, ben 13 giri dopo. La strategia della prima sosta ritardata lo ha portato in sesta posizione, riuscendo a superare Massa, Rosberg e Schumacher, che aveva perso tempo alle spalle di Petrov. Dalle sue gomme morbide nuove è riuscito a tirar fuori ben 16 giri, contro i 10 di Webber. Sfruttandole al limite in questo modo, senza perdere troppo tempo, è riuscito a passare alle gomme dure contemporaneamente con Webber, perciò senza rischiare un attacco. La McLaren, poi, si è rivelata più rapida della Red Bull con gomme dure, perciò il podio era al sicuro.

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