Wednesday 16 February 2011

Il sistema di raffreddamento della McLaren MP4-26

McLaren a differenza di altre squadre ha usato tantissime soluzione all’avanguardia e molto estreme. Una di queste è stata usata anche per il raffreddamento della MP4-26. Con il ritorno del KERS è ritornata la sfida per riuscire a raffreddare tutti i suoi componenti in modo che quest’ultimo funzioni alla perfezione senza avere nessun problema dovuto al surriscaldamento.



McLaren ha optato per rimuove le piccole aperture che aveva nelle fiancate nella stagione 2009 per raffreddare il KERS e tutti i suo sistemi derivati. I tecnici di Woking hanno deciso di sfruttare delle particolari prese sul roll bar (vedi foto) abbandonando qualsiasi fessura sui sidepod. Una vettura di Formula 1 ha bisogno di raffreddare l’acqua e l’olio motore, l’olio del cambio e tutte le componenti per far funzionare il KERS( batterie, MGU, ecc).

Con l’abolizione, nel 2010, dei rifornimenti, le squadre hanno dovuto disegnare serbatoi molto più grandi che hanno fatto si che le fiancate diventassero più grandi e ingombranti. Tutto questo ha fatto si che venisse molto disturbato il flusso d’aria verso il diffusore posteriore e l’ala posteriore.

 

La McLaren con la Mp4-26 ha introdotto nella zona del roll bar varie aperture che vanno a raffreddare ciascuna un circuito fondamentale per il buon funzionamento del pacchetto meccanico. Lo sfogo con sezione triangolare va ad alimentare il motore Mercedes, le due “orecchie” ai lati dello sfogo triangolare vanno a raffreddare il cambio e la zona posteriore della monoposto. Infine, lo sfogo “grigliato” sotto la sezione triangolare che alimenta il motore, viene usato per raffreddare tutte le varie componenti del KERS. Mentre i vari liquidi di raffreddamento (olio e acqua) vengono raffreddati tramite le fiancate a L.

Grazie a questo particolare sistema di raffreddamento la McLaren è riuscita a realizzare questo particolarissimo sistema di fiancate che permette di portare un enorme quantitativo di aria “pulita” nella zona del diffusore posteriore e dell’ala. Solo la pista però dirà se la soluzione sarà valida o no.

 

 

 

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