Sunday 27 February 2011

RITORNO AL….PASSATO anche su WWW.MOTORINSIDE.IT

A seguito della grande rivoluzione tecnica avvenuta in questi, a partire dalla stagione 2009 fino a quest’ultima, sono tornate di moda due soluzioni che erano state scartate ormai da diversi anni:

-         la sospensione posteriore pull-rod introdotta in Formula 1 per la prima volta ben 23 anni fa grazie alla Lotus 99T del 1987

-         gli scarichi bassi in posizione laterale che soffiano nella zona davanti alle ruote posteriori introdotti nella massima serie dalla Renault R50 del 1985

-         il doppio fondo inventato e progettato da Jean Claude Migeot e introdotto sulla Ferrrai F92 del 1992;

-         fiancate a “L”che si erano viste in F.1 nel 1995 con la Benetton B195 e nel 1996 grazie a Barnard e alla sua Ferrari F310.

Le prime due  soluzioni sono state re-introdotte in Formula 1 dal geniale progettista della Red Bull che le ha introdotte rispettivamente sulla RB5 del 2009 e sulla RB6 del 2010; il doppio fondo è stato riproposto da Giorgio Ascanelli con la Toro Rosso e verrà sicuramente ripreso anche dai progettisti della Mercedes. Per quanto riguarda le fiancate alte ai lati e scavate al centro sono state riproposte e riviste dal progettista della McLaren Paddy Lowe che le ha riproposte sulla MP4-26.

Tutte queste scelte progettuali effettuate dai progettisti hanno tutte una cosa in comune: il recupero di carico aerodinamico al posteriore. Infatti, anche nella scelta fra i due schemi di sospensione, puntone o tirante, il fatto determinante è stata l’aerodinamica.  I nuovi regolamenti, hanno costretto gli aerodinamici e i tecnici a disegnare una zona posteriore molto bassa. Qui è diventato fondamentale usare una  sospensione pull–rod (push-rod è considerata molto più ingombrante) in modo da potenziare l’efficienza del gruppo alettone posteriore e diffusore. Solo la Ferrari, Sauber (obbligata dall’impiego dello stesso cambio), Virgin e HRT sono rimasti fedeli alla soluzione push-rod. I principali vantaggi della soluzione a tirante sono:

  1. riduzione degli ingombri nella parte alta del cambio (circa 15 cm) a tutto beneficio della qualità del flusso d’aria verso l’alettone posteriore;

  2. abbassamento del baricentro con tutti gli elementi della sospensione raccolti in basso;

  3. riduzione dei pesi dato che il tirante è soggetto a meno sforzi rispetto al puntone di qui un leggero risparmio nel peso.


A svantaggio di questa scelta una notevole complicazione per effettuare regolazioni nelle sospensioni dato che bisogna smontare il fondo (tempo impiegato circa 15 min). Questo potrebbe essere uno svantaggio non da poco in una stagione in cui l’incognita gomme sarà molto importante.

La Ferrari ha optato per un compromesso liberando la zona posteriore spostando in avanti tutti gli elementi delle sospensioni riuscendo ad avere quasi gli stessi vantaggi dello schema pull rod. Facendo cosi la Rossa ha mantenuto una facilità estrema nell’apportare regolazioni al gruppo sospensivo. Tutto questo potrebbe diventare un grosso vantaggio rispetto a tutta la concorrenza.

Puramente aerodinamici agli altri due ritorni al passato. Ascanelli ha riproposto la soluzione del doppio fondo nelle fiancate della Toro Rosso; la carrozzeria è sollevata dal fondo scalinato in modo da creare un vero e proprio canale Venturi atto a creare deportanza senza incidere negativamente sulla resistenza all’avanzamento. Tutto questo concetto esasperato anche con un inedito sistema di scarichi piatti che soffiano nella zona dei canali laterali del diffusore.

Anche la McLaren ha guardato al passato con delle inedite fiancate che ricordano quelle della Benetton B195 di Byrne. Sulla McLaren il concetto è estremizzato per poter creare un canale d’aria verso la parte posteriore che lavori in sinergia con l’elemento inferiore dell’alettone posteriore. Tale soluzione ha comportato notevoli complicazioni come un inedita forma dei radiatori molto lunghi e stretti ed anch’essi a forma di L. Nella parte inferiore delle fiancate è nascosta l’uscita degli scarichi. Lo scopo di tale soluzione è accelerare il flusso d’aria nella parte inferiore della monoposto.

No comments:

Post a Comment